Messina brinda al 2015 in compagnia della grande musica e abbraccia l’anno nuovo insieme alla Sua Orchestra diretta dal M° Marco Alibrando per il tradizionale Concerto di Capodanno. Teatro più che gremito di vasto pubblico, – non solo quello delle grandi occasioni – arricchito dalla presenza di numerosi giovani e giovanissimi e animato da un interessante programma. Si esordisce con l’esecuzione di classiche ouverture d’opera precedute dall’Inno di Mameli: le prime pagine da “L’italiana in Algeri” di Rossini, il Preludio dalla “Norma” di Bellini riespresso con notevole ed intima intensità e il Preludio da “Un giorno di Regno (ossia il finto Stanislao)” di Giuseppe Verdi (eseguita nella trascrizione di Michele Catania), fotografia dello stile verdiano già palese in questa sua seconda opera, oggi raramente eseguita. Segue la Carmen Suite n°1 di Georges Bizet – prima sezione della suite orchestrale ricavata dall’Opéra-comique omonima ed elaborata postuma dall’amico Ernest Guiraud – un viaggio sonoro attraverso le passionali note del compositore parigino.
Nella seconda parte i deliziosi Ballabili da “Il Gattopardo” – film drammatico del 1963 di Luchino Visconti – musiche di estrema bellezza del compositore Nino Rota negli arrangiamenti di Michele Catania. In programma anche straussiane partiture a tirare in ballo il Viennese, Concerto di Capodanno per eccellenza: la preziosa e festosa atmosfera è introdotta come briosa carezza dall’ouverture de “Der Zigeunerbaron” (Lo zingaro barone), operetta di Johann Strauss jr su libretto di Schnitzer; seguono il “Pizzicato-Polka” – con il suo essere sofisticatamente popolare – dei fratelli Johann jr e Joseph Strauss e “An der schonen blauen Donau” op.314, ovvero il famosissimo valzer “Sul bel Danubio blu” di Johann Strauss jr, che sempre e ovunque fa tutti sognare e canticchiare insieme ai vicini di poltrona a teatro. In conclusione il bis de “Le Toreadors” dalla Carmen Suite.
Ottima l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele ben guidata dal M° Marco Alibrando. Classe 1987, il giovanissimo Maestro messinese – che ha già diretto numerose formazioni orchestrali in Italia e all’estero – non si è risparmiato nel mostrare evidente stoffa: calibrato e mai eccessivo nel gesto ma incisivo e marziale quando opportuno, ha offerto una gradevole rilettura del programma tutto. Dopo un concerto condotto con la classe e l’eleganza di un veterano del podio e la freschezza dei suoi anni, il M° Alibrando è stato trattenuto sul palco insieme all’Orchestra del Vittorio da interminabili applausi e calorosi consensi. In ultimissima proposta, l’esecuzione della Radetzky-Marsch di Johann Strauss padre, con la partecipazione del collettivo battito di mani e i poropò che tutti coinvolgono.
Marta Cutugno
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