Verboten

Dall’8 marzo al 12 aprile la Galleria d’arte di Palazzo Meli a San Marco d’Alunzio ospiterà una mostra dal titolo emblematico: “Verboten” ossia proibito, vietato  – a cura di Rosario Motta – del pittore palermitano Alessandro Marchese (inaugurazione domenica 8 marzo alle 17:30).

Verboten

La pittura racconta la sua storia. Una storia fatta di ferite profonde, horror vacui trasfigurato da una visione grottesca e orrifica della debolezza umana, della carne corrotta dal vizio e dalla ricerca di un piacere fine a se stesso, portatore più di angoscia che di vera gioia.

Questa storia resta impressa nella materia della pittura attraverso l’avvicendamento di diversi stati di aggregazione, di differenti intensità cromatiche, di discordanti fasi luminose, in un mutare di atmosfere come nei vagoni del carrozzone di un circo fantastico dove ogni personaggio è connotato da un epiteto che ne descrive la colpa o la pena che sconta in terra con ironico senso del contrappasso.

Come già in Bosh, nelle opere di Alessandro Marchese le immagini destano sconcerto misto a ripugnanza. Sono uno specchio che deforma la realtà mostrandone i lati più oscuri e degradati. Il visitatore è catapultato bruscamente di fronte alle proprie debolezze senza filtri, con la crudezza dissacrante di chi ha maturato l’abitudine a vedere e non più a guardare i propri simili.

Diretto il richiamo al Pornocrates di Felicien Rops per il simbolismo e l’ironica rappresentazione di una civiltà decadente. Se la decadenza è una forma estrema di romanticismo, nell’abbandono della ragione in favore della visione immaginifica della realtà, l’arte si fa interprete della reazione al disagio sociale del nostro tempo, restituito con il ricorso a figure grottesche, colte in flagrante, spiate come dal buco di una serratura che separa la sfera privata dalla rappresentazione benpensante dell’umanità.

Nel compiacimento voyeuristico di spiare l’altro, l’osservatore si trova catapultato al centro della tela come soggetto al di la del buco. Figure rivoltanti e rivoltate dove l’anima dissoluta traspare dalle carni molli e devastate dalla corruzione spirituale.

L’opera di Alessandro Marchese rivela un pessimismo inquieto e morboso di chi sa che il piacere confina con la morte e la distruzione. L’uomo, la donna, l’eros, il corpo non ha più nulla di nobile, esso è ridotto al ridicolo, al nonsense. Molte delle sue ossessioni, come il sesso, la violenza e l’estasi, derivano da correnti immaginative presenti nella storia dell’arte occidentale e trovano le sue radici in maestri come Bosch, Bruegel e Grunewald. Gli orrori che i pittori hanno visto secoli fa sono sconcertanti esattamente come quelli di oggi. Forse perché quando guardiamo nel buio in fondo al nostro inconscio, i mostri sono sempre gli stessi. Grottesco è l’eroe nell’arte di oggi.

di Cinzia Accetta


Alessandro Marchese  vive tra Palermo, Milano e Lampedusa. Ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Palermo e partecipato a numerose mostre e collettive. Insegna Storia dell’Arte e insegue ciò che di bello e buono c’è in ogni giorno per ricordarci che siamo vivi.

La GADAM è una Galleria d’Arte pubblica di proprietà del Comune di San Marco d’Alunzio (ME). E’ ospitata nello storico palazzo di Casa Meli, abitazione dello scrittore Antonino Meli. Promuovendo e diffondendo il piacere per la conoscenza e per l’arte, la GADAM vuole diventare una delle più influenti gallerie d’arte della Sicilia settentrionale.

La GADAM vuole:

  • Scatenare creatività;
  • Suscitare interesse alle collezioni presentate;
  • Stimolare dialogo e confronto;
  • Promuovere pensiero critico;
  • Garantire un ambiente accogliente per un pubblico eterogeneo;
  • Garantire crescita umana e professionale a tutto il personale;
  • Promuovere collaborazioni e partnership;
  • Utilizzare le tecnologie più avanzate;
  • Operare con efficienza finanziaria e organizzativa;
  • Promuovere, sostenere e sviluppare l’economia locale di San Marco d’Alunzio.

La GADAM è un luogo di espressione del libero pensiero, dove ognuno può riconoscersi e soprattutto dove ognuno può farsi conoscere, uno spazio in grado di comunicare le culture di tutto il mondo, che stimola il dialogo e il confronto, promuove il pensiero critico, anticipa le tendenze future, proponendo eventi di interesse culturale contemporaneo.

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Via Aluntina, Palazzo Meli, 98070 San Marco d’Alunzio (ME)

Apertura: tutti i giorni 9.00/13.00 – 15.00/19.00

Tel. 0941 797339

Email: info@sanmarco–turismo.it

Sito internet: sanmarco–cultura.wix.com/gadam

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