Per S!LLOGE, su Carteggi Letterari, tre poesie da “56 POESIE D’AMORE” di Max Ponte, 2016 ed. granchiofarfalla. Le poesie di questa raccolta sono state scritte dal 2000 al 2016. “Sono bellissime. Sono tutto quanto si possa dire ancora sull’amore. Sono poesie e canzoni, crudeli, struggenti, sono luce improvvisa, sono cinema. Le riavvolgo e le guardo ancora una volta” scrive la regista Roberta Torre.
Il partito autocratico interstellare
Ho gettato via tutti
tutti i tuoi messaggi
gettati nell’ade elettronico
ora contemplo il candore
del mio mezzo telefonico
della mia casella di posta
la leggerezza che deriva
dall’esercizio dell’oblio
contro chi infetta
inquina il mio giardino
rialzo trincee ridivento
marziale, dai talloni agli
occhi faccio campagna
elettorale per il partito
autocratico interstellare.
***
Voglio un Ministero
Voglio un Ministero della Difesa dai Sentimenti
a(r)marmi arma(r)mi fino ai denti
voglio sentire e sentirti ma a salve
e vedermi vedermi transitare su un caccia
paracadutarmi nelle retrovie della Mancanza
sentire lo stomaco leggero mentre si attacca.
***
Ho per te
Ho di te la mancanza chimica
che un atomo ha per l’altro
dopo l’esplosione molecolare.
Ho per te la fame chimica
che la bestia a sei zampe
ha per il petrolio raffinato.
Ho per te un vuoto
che è un ex-voto
tondo e sconfinato.
***
Max Ponte è nato nel 1977, vive e lavora a Torino. Si è laureato in Filosofia all’Università di Torino. Svolge attività di ricerca presso l’Università di Parigi-Nanterre. Suoi racconti e poesie sono stati pubblicati in antologie, riviste e raccolte collettive. Ha declinato la sua poesia in senso lineare, visivo e performativo. La sua prima raccolta poetica si intitola “Eyeliner” (Bastogi, 2010). Ha pubblicato nel 2015 un saggio sul futurismo intitolato “Potere Futurista”. Ha curato alcune mostre di arte contemporanea e di poesia visiva. Collabora con il blog letterario “La poesia e Lo Spirito”.
(a cura di Marta Cutugno)
Questo tizio ha scritto in vent’anni meno di me in un anno e pascola, a 40 anni, tra dottorati all’Università e associazioni. La fuga dei cervelli…!
Più sono radical kitsch, squattrinati, e meno combinano nella vita. Però hanno la verità innestata nei crani (col cervello in fuga). Questo se tira su 500€ al mese è troppo. L’Italia dei falliti!