(a cura di Ilaria Grasso)
AH L’AMOUR…
Oggi, in occasione di San Valentino Ilaria Grasso e Giulio Maffii vi propongono due testi poetici per provare a capire di cosa parliamo quando parliamo di amore.
***
Amare vuol dire trasformazione costante e continua e rinnovarsi e scegliersi, con coraggio, nonostante tutto tutti i giorni. Varie sono le forme di amore e ad esse si legano molte funzioni o elementi fondanti o fondamentali. Uno su tutto la cura e la devozione come questi versi di Giulio Maffii in conclusione sembrano sottolineare in maniera perfetta. Quando questi elementi mancano, dopo la sofferenza della bruciatura e la necessaria cauterizzazione, piano piano riacquisiamo il centro su noi stessi. Ciò che forse è più difficile è eliminare l’abitudine di amare, parafrasando il titolo di un libro meraviglioso di Doris Lessing. Difficile ma non impossibile e soprattutto un vitale e inderogabile dono che dobbiamo fare a noi stessi e alla persona che verrà poi.
Ho aspettato la tua telefonata
a lungo sull’argilla da essiccare
da stagione a stagione
Bruciandomi la pelle
screpolando frasi scritte
invecchiate tra la cantina
e le labbra e foglie tentennanti
Ho aspettato a lungo
contando mattonelle e formiche
strappandomi ortiche
dalle mani inoperose
Ho sentito un giorno
squillare e squillare
Non ho risposto
ho abbassato la testa
Sono rimasto a innaffiare
le tue rose.
Giulio Maffii (da Angina d’amour)
*******
Ma ci sono però forme d’amore socialmente meno riconosciute se non addirittura condannate come accade a chi si unisce pur avendo già in piedi un’altra relazione. Elegia degli amanti è il quadro di due amanti la cui storia si tiene viva in base all’affinità mentale e al desiderio. Sono storie, queste, che vanno vissute e viste con totale assenza di giudizio perché nella vita non tutto si può controllare. Il desiderio non può e non deve essere condannato perché può rappresentare uno strumento utile uscire dallo stallo dell’impantanamento o lenire la noia della routine o di una vita non proprio soddisfacente o dolorosa. Anche per gli amanti oggi sarà San Valentino e anche se saranno distanti, probabilmente si penseranno molto. In fondo, si diranno che la distanza è solo un fatto geometrico. E’ l’assenza o il gelo dell’indifferenza, si diranno probabilmente questi amanti, il vero male.
Elegia degli amanti
La posta in gioco è alta.
Figli, lavoro e doveri coniugali.
Ma,
sorridono e camminano
come due ragazzini
tra gli scaffali
cercando
di spegnere gli ardori con le mani
Ridono gli amanti ridono
il sabato pomeriggio
in libera uscita
tra corde aggrovigliate
e nuovi ganci da scartare.
Ridono gli amanti ridono
e nel non luogo per eccellenza
vanno a prendersi
ciò che manca
poi sistemano la spesa
ognuno a casa propria.
Nascondono sempre qualcosa.
La patta aperta nel parcheggio,
gli scontrini, le GIF e i baci virtuali.
Inedito di Ilaria Grasso
In copertina : I progenitori, illustrazione di Pierluca Cetera