Quello di oggi è un InVerso dedicato al viaggio, agli appunti fatti di segni, sguardi pronti a trasformarsi in ricordi, nell’inevitabile selezione che siamo costretti a fare tra ciò che succede. Siamo avvolti dall’accadere della vita intorno e non possiamo fare altre se non scegliere cosa ricordare e cosa lasciare andare all’oblio. Una visione selettiva che opera una distinzione netta tra ciò che ha catturato la nostra attenzione e ciò che ci ha lasciati indifferenti o peggio ciò che ci ha feriti e per tal causa viene spinto a forza lontano, nella memoria profonda, quella che guida l’istinto per far si che altro male non ci colga.
Ogni viaggio è un’avventura, ci pone di fronte alla scoperta del nuovo e di quel nuovo noi che sarà alla fine dell’esperienza. Scopriamo di amare qualcosa o qualcuno, ci accorgiamo di emozionarci per la luce che avvolge le strade o si riflette sull’asfalto dopo la pioggia, respiriamo l’atmosfera dei luoghi e la espiriamo sotto forma di ricordi. Scegliamo ad ogni passo, la scelta si compie tra il come e il quando, articolando la gamma di chance del dove dirigere la nostra capacità di interagire col mondo.
Hans Baumgartner racconta il suo giro del mondo in nave e i viaggi a Parigi, in Italia, nei Balcani, in Nord Africa, Spagna e altro ancora. Lo fa con curiosità e occhio poetico, ossia emozionato e per ciò pronto a catturare un ricordo. Niente di eccezionale eccetto l’eccezionalità del quotidiano: uno sguardo, un pensiero che incrina lo sguardo, la tenerezza. Qassim Haddad rende certezza il dubbio sulla superficie di questa terra. Per lui il ricordo è come un tatuaggio negli occhi: fa ombra al sole. I suoi versi acquisiscono una profonda dimensione mistica, parlano di un’anima smarrita. Il poeta crea uno spazio semantico ricco di riferimenti che attingono dalla memoria, dalla storia e dal vissuto quotidiano, cerca di essere dentro e fuori le cose, dentro e fuori sé stesso, trasforma quello spazio in qualcosa che sollecita l’immaginario
Brevi appunti di Al-Jahiz
Manoscritto
Una cicala d’oro
mentre pregavo
mi disse:
“Un uccello della steppa
dalla sofferenza verrà
apri per lui la vita”
Vidi
venire l’uccello straniero
presi fuoco.
Lettera
Ho sentito o Khatun
dire che devoto stavo in un rudere stregato
e che mi ero tolto l’abito di Dio.
Faccio ombra al sole
rendo certezza il dubbio sulla superficie di questa terra.
Lo so o Khatun
che per me rimarrai solo tu come un tatuaggio negli occhi
diranno che sei l’eco
per il folle innamorato
lo so o Khatun.
Lettera
Incontrai casualmente il sole un sabato pomeriggio
fissava il mio osservatorio istallato
sul tetto della casa
incontrai casualmente il sole mentre ero roso dal dubbio
malato della grandezza del mio cuore
il sole giaceva imperturbabile all’orizzonte del cannocchiale
mentre io ero roso dal dubbio
il sole è imperturbabile
lo interrogo
il sole illumina sommerge di luce le distanze
tra il fiume e il mare
lo interrogo
il sole è imperturbabile
si pavoneggia manda luce
ma non proferisce parola
lo interrogo e tace
allora osservo attraverso il cannocchiale e scruto
il dubbio mi logora l’anima
il sole imperturbabile tace
osservai osservai osservai
finché gli occhi mi uscirono dalle orbite
gli occhi uscirono dalle orbite
mentre il sole della gente rimaneva imperturbabile.
Hans Baumgartner nasce in Svizzera il 10 settembre del 1911 e muore nel 1996 a Frauenfeld. Nel 1937 fa la conoscenza del pittore Adolf Dietrich nel 1941 pubblica i suoi primi libri. Dal 1937 fino al suo pensionamento lavora come insegnante.
Film
- Yvonne Escher: Hans Baumgartner, Fotografo. In collaborazione con SF DRS, 1994
- Annemarie Friedli: L’insegnante con la macchina fotografica. Hans Baumgartner e il suo Turgovia. 1996
- Mostre individuali
- 1986 Kunstmuseum Thurgau, Kartause Ittingen
- 1991 Musée Suisse de l’Appareil Photographique Vevey
- 1996/1997: Kunsthaus Zurich
- 2011:. Hans Baumgartner – Capolavori della vita quotidiana ArteF Fine Photography Art Gallery, Zurich
- 2011:. Scuola dell’immagine Schulmuseum Mühlebach, Amriswil
- 2011:. Hans Baumgartner – Immagini dal lago Museo Marittimo, Kreuzlingen
- 2011 :. Hans Baumgartner – Mostra di Fotografia della Fondazione Svizzera. Museo in Turmhof, Steckborn
- 2011 :. Hans Baumgartner – A nome del l’Archivio di Stato del Cantone di Turgovia, Frauenfeld
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Qassim Haddad è tra i poeti più presenti e stimati nel panorama della poesia araba contemporanea. Viene dal Bahrein, isola del Golfo Arabo la cui civiltà e ricchezza umana e culturale hanno segnato fin dall’antichità la storia del mondo arabo. L’apprezzamento che circonda Haddad è dovuto a una ricca e vasta produzione poetica iniziata nel 1970 con Al-bishara (L’annunzio) e giunta fino al 2000 con la raccolta Ilaj al-masafa (Rimedio per la distanza) coronata dal prestigioso premio Owayyes, recentemente conferitogli.
L’ha ribloggato su Cinzia Accetta.