Variazioni sul tema dell’ombra nella pittura di Caravaggio (26)

di Daniela Pericone

PRESA DI CRISTO NELL'ORTO 1

Caravaggio, Presa di Cristo nell’orto, 1602 (Dublino, National Gallery of Ireland)

Tra i dipinti eseguiti da Caravaggio nei primi anni del Seicento per il marchese Ciriaco Mattei figura la Presa di Cristo nell’orto, un’altra opera di impatto drammatico, giocata sul consueto movimento ellittico dei personaggi e sul contrasto marcato di luce e oscurità.

Sullo sfondo di uno scenario quasi teatrale in cui si accalcano in grande agitazione numerosi personaggi, i volti di Cristo e Giuda, accostati nel bacio del tradimento, sono colpiti dalla luce e incorniciati da un mantello rosso che si leva ad arco verso l’alto, resi in tal modo assoluti protagonisti della vicenda. Lo sguardo abbassato di Cristo e le mani contratte nell’intreccio delle dita raccontano la chiusa rassegnazione dell’uomo, l’animo sgomento e la volontà inerme dinanzi alla crudeltà degli eventi.

PRESA DI CRISTO NELL'ORTO 1 - Copia

Caravaggio, Presa di Cristo nell’orto, particolare, 1602 (Dublino, National Gallery of Ireland)

L’uso della luce assume poi ulteriori funzioni e significati, se il bagliore della corazza del soldato in primo piano richiama la durezza incoercibile di un destino già segnato, ecco che il lume della lanterna sorretta da un personaggio sullo sfondo (ennesimo autoritratto di Caravaggio) sembra attenuare la violenza della cattura e infondere alla scena il calore di una visione amorosa, il conforto di una preveggenza di redenzione.

PRESA DI CRISTO NELL'ORTO 3 (2)

Caravaggio, Presa di Cristo nell’orto, particolare, 1602 (Dublino, National Gallery of Ireland)

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