di Marta Cutugno
Messina. Se questo nostro tempo corre prediligendo la superficie, interrare semi profondi di Bellezza non è solo auspicabile ma costituisce un dovere, una responsabilità. Non è difficile intuire quanto, oggi, sia opportuno e inderogabile intraprendere un percorso nella costruzione di una nuova sensibilità collettiva che parta dalle giovanissime generazioni e formi occhi, orecchie ed anime di coloro i quali si affacciano alla vita e alla futura fruizione dell’Arte.
Con l’intento di coinvolgere gli spettatori di domani, venerdì 12 maggio il Teatro Vittorio Emanuele ha aperto le sue porte alle scolaresche, invitate ad assistere gratuitamente alle prove generali del “Concerto Grosso” in programma fino a oggi domenica 14 maggio (17:30). In sala gli alunni dell’IC Venetico (dirigente: Prof.ssa Laura Cappuccio) – già alla loro seconda esperienza, nella stagione in corso, in qualità di uditori durante le prove presso il primo teatro cittadino – accompagnati dai docenti e coordinati dalla Prof.ssa Maria Rita Antonuccio.
Calorosa l’accoglienza dei due direttori artistici, Matteo Pappalardo (musica) e Simona Celi (prosa) che hanno manifestato profonda gioia e gratitudine soffermandosi sulla necessità di instaurare una proficua interazione tra scuola e teatro ed anticipando che la prossima stagione sarà ricca di nuove proposte e numerose altre occasioni di crescita.
In un silenzio principe, complice l’eccezionale bravura degli orchestrali ed il carisma del Maestro Daniele Caminiti, i giovani discenti hanno avuto in dono la preziosa opportunità di accostarsi ad uno dei passaggi fondamentali nella preparazione di un concerto. Una prova generale non prevede lavoro di costruzione perché la posa di un mattone sonoro sull’altro è già stata assolta in precedenza: resta la cesellatura, la cura dei particolari e la verifica dell’incastro perfetto. Ci sono aspetti, tutti ben celati dietro la compostezza di uno spettacolo giunto alla sua rappresentazione formale e finale, che restano inevitabilmente incolti e che è possibile fruire soltanto durante le prove: la percezione del clima generale, in questo caso estremamente collaborativo e di sereno confronto, la ripetizione dei passaggi da perfezionare, la valutazione dell’acustica, l’espressività e le richieste interpretative del maestro Caminiti, ed il supporto e l’attenta e professionale presenza dell’ispettore d’orchestra, il maestro Marco Castagna.
Nel programma del concerto, opere di Antonio Vivaldi – Sinfonia per archi in Do maggiore, Concerto per due violini ed archi in La minore, Concerto per archi e basso continuo in Sol minore, Concerto per due violoncelli ed archi in Sol minore, Concerto per Liuto, archi e basso continuo in Re maggiore – di Arcangelo Corelli – Concerto Grosso in Re maggiore op.6 n.4– e di Francesco Geminiani – Concerto Grosso “La Follia” op.5 n.12.
Immediata sintonia quella stabilita tra il Maestro Daniele Caminiti ed il giovanissimo pubblico: la sua gestualità garbatamente accesa durante la direzione, gli interventi pertinenti e formativi, e le particolari sonorità dell’arciliuto hanno mosso la curiosità dei ragazzi rapiti, in egual misura, dalla perizia dei professionisti dell’orchestra tutta, dai suoni provenienti dal clavicembalo e dai virtuosismi dei solisti.
Seduti in platea, studenti e docenti sono rimasti piacevolmente immersi nelle atmosfere barocche, ora vivaci ora solenni, grazie ai maestri Pasquale Faucitano e Paolo Noschese, abilissimi solisti nel Concerto per due violini ed archi in La minore.
Straordinari i maestri Francesco Mariozzi e Giuliano De Angelis – solisti nel Concerto per due violoncelli ed archi in Sol minore – che hanno dato prova di sensibilità eccezionale, ferma agilità ed elegantissimo vigore.
Esperienze come questa obbligano le istituzioni cittadine e tutti gli enti interessati ad interrogarsi su quanto poco ancora venga fatto in questa direzione in tutela di un patrimonio culturale che richiede di impiantare nelle nuove generazioni amore e rispetto per le Arti.
Anche se per un solo germoglio, ne sarà valsa la pena.
Sul palcoscenico:
Arciliuto e direzione Maestro Daniele Caminiti
Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele
Pasquale Faucitano, Primo Violino
Viola Adamova, Concertino
Paolo Noschese, Primo dei Secondi Violini
Sergio Chinigò, Luisa Grasso, Concetta De Benedetto, Gianfranco Lisanti, Giuseppe Fabio Lisanti, Gabriella Anastasi, Carmela Romeo, Maura Bringheli, Violini di fila
Rosanna Pianotti, Prima Viola
Maria Immacolata Praticò, Jana Jankovic, Viole di fila
Francesco Mariozzi, Primo Violoncello
Giuliano De Angelis, Secondo Violoncello
Maurizio Cosentino, Contrabbasso
Lorenzo Profita, Basso Continuo