Tramonti muti e foglie che volteggiano nella brezza autunnale.
Una selezione di poesie di Antonia Pozzi
- La vita
Alle soglie d’autunno
in un tramonto
muto
scopri l’onda del tempo
e la tua resa
segreta
come di ramo in ramo
leggero
un cadere d’uccelli
cui le ali non reggono più.
(18 agosto 1935)
- Ottobre
È crollo di morta stagione
quest’acqua notturna sui ciotoli.
Lànguono
fuochi di carbonai sulla montagna
e gela
nella fontana un fioco lume.
L’alba vedrà
l’ultima mandria divallare
coi cani, coi cavalli,
in poca polvere
dietro un dosso scomporsi.
(Pasturo, 30 settembre 1935)
- Spazioso Autunno
Or che i violini
hanno cessato di suonare
ed una foglia volteggiando
sfiora
il braccio bianco di Venere
in fondo al viale
andiamo per la brughiera
a veder nascere le stelle:
sono i visi delle ginestre morte.
Ora infuriano i cavalli nella stalla:
ma vagano lassù
con le nubi
le ombre delle lor lunghe criniere
rosse.
Inseguiamo fitte orme di zoccoli.
Ed è pieno di ali e di chiome
invisibili
quest’aperto campo notturno.
(23 dicembre 1935)
- Sole d’ottobre
Felci grandi
e garofani selvaggi
sotto i castani –
mentre il vento scioglie
l’un dopo l’altro
i nodi rossi e biondi
alla veste di foglie
del sole –
e il sole in quella
brucia
della sua bianca
bellezza
come un fragile corpo
nudo –
(20 ottobre 1933)
(a cura di Marta Cutugno)
Leggi la Biografia di Antonia Pozzi
In copertina : Autumn Effect at Argenteuil – Claude Monet, 1873