L’attentato terroristico di Luca Traini, che ha sparato dall’auto contro gli africani di Macerata (e la sede del Pd), ferendone sei, ha avuto molta eco in Europa.
In effetti è il primo, vero attentato terroristico di un europeo bianco contro degli immigrati. Tentata strage con l’aggravante di motivi razziali.
Di fronte a questo fatto enorme, in Italia, il polo di centrodestra ha difeso il gesto di Traini, incolpando al suo posto i troppi sbarchi di clandestini. Il M5S ha fatto come Ponzio Pilato, lavandosene le mani, e dicendo di non strumentalizzare la tragedia per fini politici. Il Pd ha chiesto ripetutamente di abbassare i toni e il sindaco di Macerata ha chiesto di non manifestare per la città. Le tre principali forze del paese, non hanno condannato apertamente l’attentato come gesto di un razzista neonazista.
Troppa paura di perdere voti, secondo molti. Un po’ come lo Ius soli: il Pd non l’avrebbe voluto per farsi vedere come forza che argina l’arrivo degli immigrati. L’argomento immigrazione evidentemente è il perno della politica italiana, e la posizione da prendere è chiara, condannare l’immigrazione come colpevole di ogni crimine.
Se uno stato ovvero le principali forze politiche che ne coprono le istituzioni, e buona parte dell’opinione pubblica (i giornalisti), giustifica un attentato terroristico, una tentata strage di con motivazioni razzistiche, lo stato è fascista.