di Ilaria Grasso
L’indicativo imperfetto è la forma verbale che si adatta principalmente a indicare situazioni ed abitudini considerate in un momento passato. Con questa forma verbale iniziano i versi e la riflessione poetica di Paoletti riguardo desideri e volontà che non possono più trovare soddisfazione nel presente. Attraverso l’immagine del pane vengono rappresentate le sensazioni inerenti la sofferenza causata dall’abbandono, dalla mancanza, dalle ineluttabili cose della vita che non è possibile prevedere e neppure controllare.
Andando avanti con la lettura troviamo l’evanescenza angosciosa dell’odore richiamato alla memoria, il bruciore per il distacco non desiderato e la durezza in conseguenza alla ferita e l’arma che ha inferto il colpo. Paoletti dopo aver descritto con dovizia di particolari ciò che era e ciò che rimane, si ferma a contemplare il presente con l’urgenza di trovare un nuovo orizzonte di senso partendo proprio dalla ferma posizione degli oggetti e ricominciare a vivere.
il pane che chiedevi è pronto
ora sul tavolo di marmo
e vedo il fumo
le bruciature la farina scura
l’impronta leggera delle mani
nell’aria si perde l’odore buono
che sospende il tempo prima che
il coltello apra la crosta e il giorno
torni a premere la vita contro
gli oggetti che ci stanno intorno
Da Breve inventario di un’assenza – Samuele Editore