La collana di narrativa Il portico di Marlin editore raggiunge quota 50 volumi. Un traguardo ma anche un punto di partenza per nuovi obiettivi, in quindici anni di attività editoriale, per una collana (https://www.marlineditore.it/shop/83/83.xhtml) che coniuga qualità della scrittura con attenzione ai temi contemporanei nel segno di tre filoni: dal giallo agli argomenti sociali e alla Storia. Un prestigioso traguardo per una casa editrice indipendente, Marlin editore, di Tommaso e Sante Avagliano, fondata nel 2005. Il suo nome fa riferimento al mitico pesce Marlin che Hemingway amava pescare al largo di Cuba e di cui lo scrittore racconta nel romanzo “Il vecchio e il mare”. Hemingway è dunque un nume tutelare, una guida per la casa editrice. Uno scrittore simbolo del Novecento, deciso a raccontare ciò che aveva vissuto in prima persona.
«Abbiamo puntato su storie di grande impatto – dichiara l’editore Sante Avagliano – frutto di scelte editoriali accurate, privilegiando la qualità della scrittura, la ricchezza dei temi e la varietà delle suggestioni nell’ottica di una narrazione del reale capace di affrontare, in chiave narrativa, temi che investono sia il passato sia l’oggi, nella dimensione universale della letteratura».
Per quanto riguarda la collana, ecco le ultime uscite: dalla sanità collusa con la mafia nel thriller sociale “Un cuore per la signora Chimento” di Gianni Bonina agli abusi di potere di un giudice in “Solo danni collaterali” di Pier Bruno Cosso (in venti giorni dalla pubblicazione, già alla seconda edizione) e allo sconvolgimento della droga in una famiglia in “Lascia fare al destino” di Vittorio Schiraldi, senza dimenticare il tema della maternità surrogata nel romanzo “Il mio nome è Maria Maddalena” di Roberta Trucco. Sempre nel quadro di questa “quota 50” letteraria, vanno considerati i due nuovi titoli della collana, in uscita a settembre: “Le solite notti” di Elvira Moreno e “Nero saraceno” di Alessandro Luciano, quest’ultimo già autore del romanzo storico “Gli ultimi giorni del comandante Plinio”.
In questa carrellata, ricordiamo “Terroristi brava gente” di Sergio Lambiase – primo titolo della collana -, divertimento e dramma in una riflessione spregiudicata sugli anni di piombo; il romanzo storico “Io, Trotula. Storia di una leggendaria scienziata medievale” di Dorotea Memoli Apicella, finalista Premio Fiuggi Storia, ora alla quinta edizione; “La valigia di Agafia” di Marta Franceschini, la storia vera di una donna moldava condannata alla sofferenza e, una volta approdata in Italia, vittima di un amore infelice; “La giovinezza infinita” di Vincenzo Esposito, amore e passione politica nei mitici giorni del Sessantotto e delle lotte studentesche; “Il canto del castrato” di Giovanna Mozzillo, una magica e inquietante Napoli barocca, con due donne forti e ribelli che conquistano a prezzo altissimo il diritto all’amore; “Marinetti amore mio” di Simona Weller, la storia di un incontro fatale fra l’inventore del Futurismo Filippo Tommaso Marinetti e la pittrice Benedetta Cappa; “La bellezza del nulla” di Luca Moretti, sul perdersi in Africa per poi ritrovarsi interiormente; “L’isola di Terracotta” di Domenico Notari, quarta edizione, un viaggio tra eventi reali e narrazioni favolose nel segno di una storia d’amore che colora di luci sfavillanti l’epopea di un popolo di ceramisti.